Proseguiamo la nostra cavalcata attraverso gli scenari “Engagement” di Pacific War! Quest’oggi prende vita sul tavolo della mia War Room il più grande attacco aereo che una potenza straniera sferrò mai contro l’Australia: il bombardamento di Darwin ad opera dell’Impero del Giappone. Anche se l’evento narrato ha una portata immensa, soprattutto per le forze schierate da parte dei giapponesi, in realtà questo scenario si rivela un gran tirare di dadi e non fa altro che aiutare ancora una volta il neofita di PW ad entrare nei meccanismi di base degli attacchi aerei, dell’eventuale individuazione delle forze che entrano in un esagono ostile da parte del nemico, della procedura CAP (Combat Air Patrol), della procedura FlaK (contraerea): non molto divertente da giocare, ma funzionale a interiorizzare i meccanismi in attesa della prossima fine della “scuola”, prima di passare ai più complessi “Battle Scenario”… ma andiamo con ordine!
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Il 19 febbraio 1942 i giapponesi inviarono una forza composta da 242 aerei, trasportati dalle quattro portaerei Akagi, Kaga, Hiryu e Soryu, nei cieli di Darwin, capitale del Territorio del Nord australiano. Un secondo raid, effettuato a due ore di distanza dal primo, comprendeva 54 bombardieri terrestri partiti dall’Indonesia. L’attacco aveva come obiettivo quello di impedire agli Alleati di utilizzare il porto e le infrastrutture aereoportuali della città come avamposti per contrastare le invasioni di Timur e Giava che avrebbero avuto luogo nei giorni seguenti.
La città era scarsamente difesa, soprattutto rispetto all’entità dell’attacco scatenato dai nipponici: le perdite alleate furono altissime a fronte del costo bassissimo che pagarono i giapponesi. Anche le perdite civili furono alte. Alla fonda nel porto di Darwin vi erano molte navi australiane, navi alleate e molte navi mercantili e di servizio, tutte attaccate le une alle altre, rendendole un facile bersaglio.
La conseguenza primaria del successo di questo raid fu la perdita di quasi tutte le navi disponibili al trasporto di truppe a Giava e Timur, con la conseguenza che le Filippine furono sguarnite e facile preda dell’invasione giapponese. La città fu devastata e lasciata senza i servizi essenziali; si sparse la notizia, infondata, di una imminente invasione giapponese e tutto il territorio di Darwin si spopolò di quasi metà della popolazione, che non tornò più. Si scatenarono saccheggi dovuti al caos, anche da parte di soldati dell’esercito australiano, ormai allo sbando.

Lo scenario pone come condizione di vittoria l’infliggere 25 colpi alle unità alleate, cosa che è matematicamente impossibile. Per questo nelle errata si specifica che l’obiettivo dello scenario è infliggere quanti più colpi possibili. Più se ne infliggono, meglio è.

Ogni attacco aereo giapponese in questo scenario viene scandito come un singolo attacco, quindi nessun tiro di coordinamento. Gli assalti degli squadroni di caccia si susseguono con rapidità impressionante, facendo danni su danni e, incredibilmente, non venendo quasi mai avvistati (i tiri marci non capitano solo quando tiro per me, allora…). In breve tempo tutti i caccia nella TF1 giapponese scaricano il loro bagaglio mortale sulle teste degli alleati, infliggendo numerose perdite e subendone davvero poche, quasi tutte ad opera della FlaK, mentre lo scarso squadrone di caccia 508 FG viene decimato durante il primo duello aereo in veste di CAP.
Dopo che hanno operato i caccia della marina, invio anche lo squadrone di bombardieri Takao di stanza nella base di Kendari. Il bombardamento a tappeto fa parecchie vittime senza che le difese antiaeree sortiscano alcun effetto.

Tirando le somme, per ora lo scenario meno divertente giocato finora. Ma mi rendo conto che si tratta di scalfire la superficie di un’opera colossale: è puro studio in attesa della laurea! E arriverà presto… Continua a studiare, aspirante Grognard!
