[AAR] Undaunted: Normandy – Scenario 1: La Raye

Questo è il primo di una lunga serie di articoli (13, secondo il progetto) con cui vorrei farvi ripercorrere insieme a me e mia moglie la campagna di Undaunted: Normandy, splendido gioco per due giocatori edito da Osprey Games e portato in italia da Ghenos Games che ha mietuto successi e consensi degni di un titolo tripla A, come poi si è dimostrato.

Gli eventi narrati nella campagna ripercorrono le vicissitudini della 30a divisione di fanteria degli Stati Uniti: unità della Guardia Nazionale proveniente dagli stati della Carolina del Sud e del Nord, della Georgia e del Tennessee, sbarcò a Omaha Beach il 10 giugno, quattro giorni dopo il D-Day. Dopo essere sbarcata fu incaricata di mettere in sicurezza il canale di Vire et Taute, per poi partecipare allo sfondamento verso sud nella battaglia si Saint-Lo, unirsi alla battaglia di Tessy-sur-Vire e infine fu mandata in soccorso alla 1a divisione di Fanteria nella battaglia di Mortain. E qui si fermano i 12 scenari della campagna del gioco.

Ovviamente la 30a Divisione continuò la sua attività al fronte e nei suoi 282 giorni di combattimento, fu protagonista dell’offensiva delle Ardenne, fu di importanza cruciale per lo sfondamento della linea Sigfrido e della conquista di Aquisgrana. Insomma, questi ragazzi del sud degli Stati Uniti si diedero un gran da fare nel corso della battaglia d’Europa, e furono tra i protagonisti di questo teatro.

Ma torniamo a noi. Oggi giochiamo il primo scenario della campagna, che è strutturata in un crescendo di difficoltà e pensata per introdurre le regole ai giocatori di partita in partita. Per questo in questa prima partita, useremo solo due tipologie di unità presenti nel nostro plotone: i fucilieri, vera spina dorsale della divisione, gli unici che possono prendere il controllo degli obiettivi sulla mappa, e gli esploratori, gli unici (per ora…) che possono muoversi in tessere inesplorate.

Fuoco alle polveri!

NB: i testi in giallo sono puramente narrativi, se volete concentrarvi solo sulle situazioni di gioco, potete pure saltarli.

Differenti punti di vista, differenti tattiche

Cara mamma, caro papà,

Oggi abbiamo avuto il primo vero battesimo del fuoco. Ora capisco i ragazzi della 1a divisione, giù alla spiaggia, quando ci prendevano in giro dicendo che ce la saremmo fatta addosso alla prima pallottola. Pensavo di essere più coraggioso, sapete? invece ho rischiato davvero di farmela nei pantaloni.

Stamattina il sergente ci fa: “beh ragazzi, è ora di muovere il culo da quelle tende. Ci muoviamo verso sud e anche se molti dei nostri ragazzi sono ancora in mare che stanno sbarcando, a noi ci danno una bella pedata… e agiudicare da quanto vi vedo tranquilli, fanno anche bene!”. Abbiamo preso la nostra roba e ci siamo messi in marcia. Passata una ferrovia che sembrava aver visto giorni migliori, abbiamo sentito sparare sia verso est che verso sud. Il sergente ci ha ordinato di continuare ad avanzare, e così abbiamo fatto. Mamma, stringevo il fucile con le mani sudate e guardavo davanti a me, con i nervi tesi. Si continuava a sentire rumori di combattimento, ma noi sembravamo avanzare indisturbati in mezzo a un boschetto… finchè in lontananza non abbiamo scorto una fattoria in mezzo a dei campi coltivati. A quel punto hanno iniziato a spararci addosso, quei maledetti crucchi! Mi sono buttato nel fango, in mezzo a degli alberi. Ho guardato a destra e a sinistra ma non vedevo nessuno, a parte Johnson che era a pochi metri da me, con gli occhi sbarrati, disteso anche lui a terra, con il fucile sotto di sè. Ho pregato tanto, mamma, come mi hai sempre detto di fare. Quando i tedeschi hanno smesso per un attimo di sparare, è arrivata chiara la voce del caposquadra, che ci ordinava di avanzare verso la fattoria. Ho davvero pregato Dio di non morire, mi sono schiacciato l’elmetto sulla testa e ho inziato a correre in mezzo agli alberi del boschetto nel quale eravamo nascosti. [da una lettera privata del soldato Hallin]

Obiettivo americano e tedesco: controllare 5 punti obiettivo. Se entrambe le fazioni sono bloccate (nessun fuciliere sulla mappa) la partita termina e chi ha più punti vince.

Iniziativa di partenza: americano.

Americano: Federico

Tedesco: Federica.

Il piazzamento iniziale dello scenario favorisce sicuramente i tedeschi, che controllano già 3 punti vittoria nella tessera 5B. D’altro canto, gli americani hanno a portata di mano 3 punti facili ad ovest della fattoria, oltre alla fattoria stessa che, come intuibile, diventa il centro degli scontri più feroci. L’azione infatti si sviluppa subito in questo senso, come si può intuire dalla seguente immagine.

Nei primi due turni, manovro per esplorare le tessere obiettivo ad ovest de La Raye con l’Esploratore A e nel frattempo cerco di rinforzare la squadra A in modo da farla avanzare subito verso la fattoria e bloccare i punti vittoria che separano mia moglie da una vittoria al secondo turno. E in effetti ho previsto la sua mossa, perché lei decide di far avanzare in massa i suoi uomini verso le case: esploratori A, B e fucilieri A avanzano minacciosi e compatti, attraversando i campi, incuranti di avere poca protezione dai colpi della mia squadra, già barricata nella fattoria.

La differenza di fuoco è soverchiante per i fucilieri A americani: barricati dentro la fattoria, vengono crivellati di colpi e, pur provando a rispondere al fuoco, sono talmente messi in difficoltà che ad uno ad uno i tedeschi li eliminano, distruggendo completamente la squadra di fuoco. Nel frattempo però sposto gli esploratori A dalla 16B alla 13B, impedendo a Federica di conquistare la fattoria e i 2 PV che la separano dal vincere (i fucilieri non possono conquistare una tessera della mappa si vi è presente una unità nemica).

Decido di cambiare tattica e mando il mio esploratore B nei boschi di partenza del tedesco, la tessera 5B, che vale ben 3 PV e mi porterebbe a vincere, dato che nel frattempo ho conquistato anche il controllo, grazie ai fucilieri B, delle tessere 2B e 16B. Federica intuisce cosa sto cercando di fare e sposta il suo esploratore A da La Raye alla sua retroguardia.

Mentre le fila degli americani si assottigliano, quelle dei tedeschi contano solo una perdita: la situazione si fa difficile ma confido nell’audacia del mio piano (mi costa tanti turni spostare i fucilieri B da una parte all’altra della mappa, e nel frattempo gli scontri a fuoco nella fattoria continuano, rischiando di farmi perdere gli ultimi uomini a difesa delle case e di conseguenza la partita).

I miei esploratori B continuano la lotta con gli esploratori A di Federica in 5B, aspettando con trepidazione l’arrivo della squadra di fucilieri che arranca a muoversi a nord. Nel frattempo gli uomini di mia moglie continuano a crivellare di colpi la povera fattoria con gli ancor più poveri esploratori A americani, che cercano di salvare il salvabile. Ormai è questione di tempo, ma la partita pende già decisamente da una parte… Infine gli esploratori B americani si spostano a dar manforte ai colleghi della squadra A alla fattoria, nel frattempo la mischia ha dato tempo ai fucilieri B di raggiungere le retrovie tedesche e minacciare seriamente i 3 PV. Federica decide così di mandare i suoi esploratori B a dare manforte agli esploratori A in 5B, tanto ormai la tenuta de La Raye da parte degli americani appare sempre più ridicola…

La sconfitta infine si realizza quando una sequela impressionante di 8 al tiro per colpire (la manina fortunata di Federica…) elimina completamente i miei fucilieri B dalla mappa e, purtroppo per loro, dalla vita. A questo punto, anche se i miei esploratori ancora difendono La Raye dall’assalto dei fucilieri A e B tedeschi, decido di dare forfait, anche perché non posso più conquistare nessun PV, mancandomi i fucilieri, ed inoltre l’eliminazione degli esploratori A americani e l’assottigliarsi dei ranghi degli esploratori B facevano presupporre che sarebbe durata ancora qualche turno, ma con un esito scontato.

Vittoria ai tedeschi e a Federica dunque!

Sicuramente ha pagato la tattica del volume di fuoco: in questa partita io ho sparato ben poche volte rispetto a lei, che invece ha premuto il grilletto tantissimo, infliggendomi parecchie perdite che alla lunga si sono rivelate la chiave vincente. Io ho provato seguire una tattica più di mobilità e di dominio delle aree, ma non ha pagato per nulla.

Per ora siamo dunque 1 a 0 per Federica e i Tedeschi… ma siamo solo al primo di 12 scenari… ne vedremo delle belle!

Oggi è stata dura portare a casa la pelle, ma ancora di più è stata e sarà dura accettare di aver perso così tanti bravi ragazzi. Questa maledetta guerra ci sta togliendo i nostri giovani, e domani il mondo chi lo ricostruirà? Io so intanto come ricostruirò il mio plotone, domani: arriveranno nuovi soldati da Omaha Beach e si continuerà ad avanzare verso sud. Per ora bevo un po’ di bourbon che mi sono portato da casa e penso a Jennifer, su a casa. Mi manca da morire e vorrei scriverle ogni giorno, ma non trovo il coraggio di raccontarle cosa sto vedendo qui in Europa. Non trovo la forza di dirle cosa deve fare suo marito per difendere ciò in cui crediamo. [Dal diario privato del sergente di plotone Sullivan]

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